Cronachette illuministe (ma) ecosostenibili
Premessa Non si fa menzione di alcuna invasione da parte russa.
Eppure il 28 agosto il mondo è invaso dalla notizia che la Russia sta aggredendo l’Ucraina.
Oggi il Tg2 faceva scorrere titoli simili: “attacco diretto di mezzi blindati russi contro l’esercito ucraino. Poroshenko: aggressione diretta ed evidente.”
Nello stesso momento su Rainews, nessuna traccia degli scontri.
Continuando a controllare, nessuna traccia degli scontri del Tg2 sulla stampa internazionale. (da dove viene quella notizia?)
Boh.
Dunque.
Tutti felici del nuovo presidente del consiglio europeo?
Donald Tusk, primo ministro polacco, un giorno prima di essere eletto ufficialmente presidente del consiglio d’Europa, ha chiuso lo spazio aereo della Polonia all’aereo del ministro della difesa russo Sergej Shoigu (foto), di ritorno dalla Slovacchia.
L’aereo sterza, atterra a Bratislava e resta confinato per mezza giornata. In serata la Polonia gli riapre lo spazio aereo. Era solo una scaramuccia diplomatica, niente di che.
Un giorno dopo l’Europa è contenta di avere un nuovo presidente e vicepresidente.
La prima dichiarazione della filorussa Mogherini sulla stampa italiana, dopo l’incarico europeo, da dell’inattendibile a Putin, ma con diplomazia, giacchè nessuno può pensare di sparargli in testa senza conseguenze militari.
Tusk era disponibile a metterci la pistola, ma non parla inglese e, dopo aver tentato di pagare in zloty un caffè a Bruxelles, una risata grassa dei presenti lo ha riportato a chiudersi nel suo duro rancore, pensando a tutto il male che quell’artista mancato di Hitler ha procurato al suo popolo mentre Stalin scriveva haiku sulla forfora di Bakunin. (Per inciso se gli austriaci hanno una colpa nella storia è quella di non aver compreso il genio non sense del futuro Fuhrer, rifiutandogli l’ingresso all’Accademia di Belle Arti di Vienna per ben due volte). Frattanto gruppi di giovani francesi si precipitano in Ucraina chi col settore destro (della guardia nazionale), chi con i filorussi. E’ evidente che chi ha voglia di combattere deve fare le valige, l’Europa è troppo molle: qualcuno dia una speranza anche a questi giovani! Ecchecazzo.
In accordo con lo spirito delle nuove generazioni, dunque, la parola guerra gongola ormai nelle dichiarazioni di questo o quel primo ministro e funzionari di alto rango preparano il rivoluzionario programma di sviluppo giovanile europeo “erasmus armatus” e “orgasmus est”, quest’ultimo segreto (sarebbe un articolo del TTIP per ovviare al problema delle rifugiate ucraine, un programma di ospitalità, in linea con le tendenze modernizzanti del pensiero della rete, dicono).
Così, gli intellettuali di tutta Europa accarezzano il gatto, gli artisti continuano alacremente le loro ricerche, ma al Cern, giacchè Ginevra ha dichiarato default e gli scienziati si sono teletrasportati nell’Oregon (vai a capire perchè!), gli scrittori si fanno una doccia prima di andare in tv, i critici, a domanda, colmano ogni buco d’opinione, i pacifisti saranno pronti nel giro di 34 mesi, li stanno scongelando, la sinistra è sotto shock permanente e non reagisce: il lupo nero gli ha fatto “buuuuu”, per scherzo, ed è svenuta, i cinematografari militanti, attoniti e agguerriti fissano i red carpet e ne criticano la stoffa, i giornalisti… Gi anti-euro tedeschi prendono il 9,6 percento in Sassonia e per la prima volta sfondano lo sbarramento. La CDU ringrazia e tiene al minimo storico nella regione. La Merkel e Draghi si scoprono amanti traditi: hai chiamato tu. No hai chiamato tu. Non dire così, non dire così, sei stata tu. Mario, hai qualcun altro? No Angela, così mi ferisci.
Intanto, sul set del Dottor Stranamore il ministero della difesa russa verifica qualche perplessità sull’abbattimento dell’aereo, dell’ei fu Malaysia Airlines, mentre la blanda televisione canadese si imbatte in un infiltrato russofono dell’ocse che aveva notato colpi di arma da fuoco sulla carcassa del velivolo deceduto. L’olezzo sofisticato di questo irresponsabile complottismo evidentemente non introduce aria nuova nei deliziosi canali olfattivi dei Padellaro, Calabresi, De Bortoli, De Mauro, Annunziata etc, tutti impegnati a cambiare arredo e tappezzerie del salotto di casa, per prossimità politica col primo concorrente televisivo della storia diventato presidente del consiglio della Repubblica Italiana [nonostante le polemiche delle mogli costituitesi in comitato anti-minchiate e per questo costrette al velo, ma di fresco lino, e lexotan, ma versione noblesse obligè, a tiratura limitata] .
Tutto procede verso un nuovo illuminismo ecosostenibile, senza spreco di energie, poichè, dice nostradamus.ru, il costo del gas salirà.
Infine il webmaster del corriere.it se non si è gia suicidato è evidente che è in procinto di farlo. Ma questa, proprio questa, è giusto una nostra personalissima stronzata. Per cui infine, corre l’obbligo di lasciarsi, una frangia scissionista dell’unica speranza del mondo, gli hacker, ha pubblicato foto nude di star di Hollywood, il pisello di milioni di uomini ha già messo la bandana sulla cupola, e qui dobbiamo dialetticamente intraprendere, ancora una volta, una posizione.
P.S.
Fatevi amico su facebook Valeriy Geletey, ministro della difesa dell’Ucraina.
Ha appena scritto sul suo profilo: Una grande guerra è arrivata alle nostre porte, una guerra come non la vediamo dal secondo conflitto mondiale, purtroppo le perdite in un conflitto come questo non saranno misurate in centinaia, ma in migliaia e decine di migliaia. Oggi fronteggiamo le divisioni e i reggimenti, domani possono essere i corpi d’armata. Il Cremlino è stato costretto a passare ad un intervento su larga scala delle proprie truppe regolari nel Donbass dopo aver visto i successi delle truppe ucraine contro i ribelli filorussi. Se non ci fosse stato l’intervento russo, avremmo concluso la fase attiva dell’operazione anti terroristica già all’inizio di ottobre, liberando tutto il territorio. Questa è la nostra grande guerra patriottica, e noi la vinceremo.
Le stanno prendendo secche e verdi, perdendo posizione dopo posizione, ma vinceranno (loro, la Nato, l’America, o tutti insieme: l’Europa no, questo è certo), averlo come amico su facebook potrebbe essere una questione strategica nell’Europa che verrà.
Resta all’eretico quest’ultima storia.
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